Il vertice della maggioranza sulla prescrizione si è concluso con una fumata nera. I renziani ribadiscono il no alla riforma.
ROMA – Il vertice della maggioranza sulla prescrizione si è concluso con una fumata nera. Niente accordo con il Governo che si spacca sul cosiddetto lodo Conte bis. L’accordo è stato firmato da Pd, M5s e Leu mentre è arrivato il no dei renziani che hanno ribadito la loro intenzione di non sostenere questa mediazione.
Dura la reazione del ministro Bonafede che non ha nessuna intenzione di fare passi indietro: “Iv si assumerà le sue responsabilità. Nel Consiglio dei ministri di lunedì porteremo la riforma del processo penale“.
Prescrizione, fumata nera al vertice: Italia Viva pronta a votare il ddl Costa
Nessun accordo con la maggioranza che rischia di spaccarsi sulla prescrizione. Nel vertice di Palazzo Chigi i renziani hanno chiesto un rinvio della prescrizione per cercare di trovare un accordo con maggiore calma. No da parte di Pd, M5s e Leu che hanno trovato l’accordo sul cosiddetto Lodo Conte bis.
Cosa succede ora? Difficile fare previsioni ma la tensione continua ad essere molto alta. Il primo passaggio sarà il Consiglio dei ministri con la riforma penale. In caso di via libera, i fari saranno puntati al prossimo 24 febbraio quando in Aula arriverà il ddl Costa con Italia Viva che si è detta disposta a votarlo.
Italia Viva ‘spacca’ la maggioranza, Renzi l’ago della bilancia di questo esecutivo
Matteo Renzi potrebbe essere il vero ago della bilancia per la durata di questo esecutivo. E la prescrizione sembra essere il primo vero ostacolo da superare nelle prossime ore. Il no di Italia Viva spaventa (e non poco) la maggioranza giallo-rossa con il Consiglio dei ministri di lunedì 10 febbraio 2020 che si preannuncia molto teso. E si prevede un weekend ricco di dichiarazioni al veleno.